Chi Siamo
In un ambiente originale, in un contrasto tra selvaggio e raffinato, Acqua di Friso è una piccola oasi per vivere un’esperienza a stretto contatto con la natura.
I resti di un Santuario Greco del VI secolo a.C. dedicato al culto delle acque sono all’origine del nome Acqua di Friso, e hanno guidato i proprietari della struttura nel progetto di ricreare il bosco sacro, decantato da Livio (I sec. a.C.).
Con una profonda restaurazione ecologica portata avanti dal 1990, hanno trasformato un territorio arido soggetto a desertificazione, in un’area verde di oltre 17 ettari affacciata sul mare: un bosco creato con l’impianto di 12000 pini, un verde agrumeto con gli orti sinergici, i cui prodotti biologici sono usati nel ristorante. All’interno del bosco meditativo, una piscina che sembra adagiata sulle nuvole, e il Rifugio delle Naiadi, ninfe protettrici delle sorgenti.
La spiaggia è un’area SIC (sito di interesse comunitario per la selvaggia bellezza e la biodiversità): quasi 2 km di sabbia bianca incastonata nella pineta della macchia mediterranea, mai affollata neanche in alta stagione grazie allo sbocco privato. Vi si accede con telecomando personale attraverso l’azienda agricola di 84 ettari raggiungibile in circa 10 minuti in auto da parcheggiare nella pineta privata a ridosso della spiaggia.
La secolare azienda agricola, biologica dal 1996, è in conversione biodinamica ed ha ottenuto nel 2015 la prestigiosa certificazione internazionale Demeter.
Questa storia di Calabria “altra” ė stata oggetto del cortometraggio “12.000 pini” con il famosissimo documentarista Vittorio De Seta e nel 2016 ha riscosso l’interesse del grande restauratore ecologico, regista internazionale, Jhon Liu che sta realizzando qui un filmato per un progetto di diffusione della permacultura in Calabria. Nel 2022 Acqua di Friso è stata scelta come location del film “L’altra via”, di Saverio Cappiello, prodotto da Giuseppe Gallo con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo della città di Catanzaro.
COME ERA ACQUA DI FRISO:
PINETA AGRUMETO
COM’È OGGI ACQUA DI FRISO: PINETA E AGRUMETO
Nel rispetto delle origini, non troverete viottoli cementificati o prati di tradizione anglosassone, ma la selvaggia bellezza delle piante autoctone con ciottoli e terreno naturali, e anche ambienti raffinati ed eleganti con gli antichi arredi di famiglia. Fiori di cardo spinoso, piante medicinali spontanee, sono stati lasciati a testimoniare con forza le radici di questa terra dolce ed aspra allo stesso tempo, con le sue pietre di fiumi scomparsi decantati da Plinio( I sec.a.C), con i granelli di scisti e graniti, frantumi di roccia arrivati fino a noi con una grande dono: la carica energetica lasciata da un processo millenario di erosione e frantumazione. Anche il basso inquinamento luminoso permette di ammirare le stelle e luna piena accompagnati dalla forte energia che pervade quest’antichissimo luogo dedito al culto delle acque. I rinvenimenti archeologici possono ammirrasi nell’Antiquarium di Cropani.
L’estensione con una ricettività limitatissima, è generalmente apprezzata da un turismo attento al cibo di qualità, alla natura, e desideroso di tranquillità e di spazi.
L’ospitalità è offerta in casette country con cucina e caminetto mimetizzate nella vegetazione, dai nomi risalenti alla mitologia Greca sulle ninfe delle sorgenti. Di prossima realizzazione, camere nel casale con servizi privati.
Tutti gli alloggi hanno veranda o affaccio diretto nel verde, entrata indipendente, servizi privati, aria condizionata, tv, posto auto, paddock per il cane.
A soli 5 minuti a piedi dal paese di Cropani Marina con tutte le comodità, l‘agriturismo si trova in un territorio ricco di siti archeologici, castelli, antiche città, permettendovi di godere di un raro vantaggio: una vacanza al mare e in montagna.